Ecco le professioni dove si tradisce di più, secondo la psicologia

Il tradimento sul lavoro non è solo materia da film o romanzi rosa. La scienza ha individuato pattern precisi che collegano alcune professioni a tassi di infedeltà più alti della media. Non stiamo parlando di cliché o luoghi comuni, ma di dati raccolti da istituzioni come l’Università di Chicago e l’Institute for Family Studies. Certo, questo non significa che il tuo partner che lavora in banca ti tradirà sicuramente, ma esistono ambienti professionali che creano quello che gli psicologi chiamano il “cocktail perfetto” per l’infedeltà: opportunità continue, stress cronico, orari impossibili e quella sensazione di vivere in due mondi paralleli.

Prima di tuffarci nell’elenco delle professioni più a rischio, mettiamo le cose in prospettiva. Il General Social Survey, considerato il punto di riferimento degli studi sociologici americani, ci dice che circa il venti percento degli uomini sposati e il tredici percento delle donne sposate ammette di aver avuto almeno un partner extraconiugale. Non è la maggioranza, ma è comunque una fetta consistente della popolazione.

Quello che diventa davvero interessante è quando i ricercatori hanno iniziato a incrociare questi dati con le professioni delle persone intervistate. Gli uomini in posizioni di alto prestigio – manager di alto livello, dirigenti, chirurghi affermati – mostrano tassi di infedeltà intorno al diciannove-ventuno percento. Per le donne, però, la storia si ribalta: quelle in ruoli meno prestigiosi registrano tassi più alti, mentre le donne ai vertici della carriera scendono addirittura al nove-tredici percento. Già questo dato ci racconta qualcosa di affascinante: il potere professionale impatta uomini e donne in modo completamente opposto quando si tratta di fedeltà.

Finanza e Trading: Quando l’Adrenalina Non Si Ferma Mai

Broker, analisti finanziari e trader dominano le classifiche dell’infedeltà con tassi che oscillano tra il diciotto e il ventitré percento secondo le analisi del General Social Survey. E non serve essere psicologi per capire il perché. Questi professionisti vivono in un mondo fatto di orari massacranti, stress che farebbe impallidire chiunque, cene di lavoro frequenti e un ambiente iper-competitivo dove tutto è intenso, comprese le relazioni con i colleghi.

Aggiungiamo conferenze internazionali, viaggi d’affari continui e quel senso di onnipotenza che può accompagnare i grandi successi finanziari. La psicologia ci insegna che lo stress cronico tipico di questi lavori riduce drasticamente la capacità di essere emotivamente presenti nella relazione. Dopo dodici ore passate a guardare grafici, l’ultima cosa che hai voglia di fare è avere una conversazione profonda con il partner. E quella connessione emotiva che manca a casa può essere cercata altrove, in relazioni che sembrano offrire una fuga sia dal lavoro che dalla routine domestica.

Aviazione: Il Cliché Che Diventa Realtà

Piloti e assistenti di volo sono praticamente l’icona vivente delle professioni ad alto rischio. Alcuni sondaggi riportano tassi fino al ventotto percento per i piloti maschi. La spiegazione è quasi banale: passi più tempo in hotel che nel tuo letto, sei costantemente in città diverse, spesso con lo stesso equipaggio con cui condividi situazioni intense – turbolenze, emergenze, passeggeri difficili.

Questa vicinanza forzata crea quello che gli psicologi chiamano una “bolla relazionale alternativa”: sviluppi legami emotivi profondi con persone che non sono il tuo partner, in un contesto che sembra esistere fuori dalle regole normali della vita. Aggiungiamo la solitudine strutturale delle camere d’albergo, la distanza fisica dal partner che dura giorni o settimane, e quella strana sensazione di vivere una doppia vita. Il rischio diventa praticamente architettonico.

Sanità: Quando i Turni Distruggono le Coppie

Medici e infermieri compaiono regolarmente in questi elenchi, con tassi di infedeltà per i medici maschi intorno al dodici-quindici percento. Il settore sanitario è una bestia a sé: turni massacranti spesso notturni, situazioni emotivamente devastanti, e una vicinanza fisica e psicologica con i colleghi che raramente trovi in altri lavori.

Esiste un fenomeno chiamato trauma bonding: quando affronti insieme situazioni ad alta carica emotiva – un pronto soccorso nel caos, un intervento d’urgenza, la perdita di un paziente – sviluppi legami profondi e rapidissimi. In poche ore puoi sentirti più vicino a un collega che al partner con cui vivi da anni. Poi c’è il problema pratico dei turni sfasati. Quando tu dormi, il partner lavora. Quando tu sei libero, il partner è in ospedale. Questa desincronizzazione totale dei ritmi di vita erode lentamente ma inesorabilmente la vicinanza emotiva che tiene insieme le coppie.

Management: Il Potere Che Corrompe

Manager, dirigenti ed executive mostrano tassi particolarmente alti, specialmente gli uomini. I dati dell’Institute for Family Studies sono chiari: più alta è la posizione gerarchica, più alto è il rischio per gli uomini, con picchi al ventuno percento per i dirigenti maschi. Per le donne, succede l’opposto.

Qui entriamo in dinamiche psicologiche complicate legate al potere. Alcune ricerche suggeriscono che le posizioni di comando possono alimentare un pericoloso senso di eccezionalità – quella vocina nella testa che sussurra “le regole normali non valgono per me”. C’è poi il fattore più terra-terra: chi sta ai vertici ha più opportunità. Viaggi frequenti con budget illimitati, autonomia totale sugli spostamenti, attenzione e ammirazione costante da parte di colleghi e subordinati. L’opportunità strutturale conta tantissimo, forse più della predisposizione personale.

Settore Legale e Comunicazione: Maestri della Narrazione

Avvocati, professionisti delle pubbliche relazioni e del marketing chiudono il cerchio. Gli avvocati maschi registrano un tredici percento di infedeltà. Queste professioni condividono caratteristiche specifiche: orari lunghi e imprevedibili, scadenze pressanti, e – elemento chiave – competenze professionali avanzate nella gestione strategica della comunicazione.

Tradotto: chi lavora in questi campi è particolarmente bravo a mentire, omettere e presentare la realtà nel modo più conveniente. Sono competenze legittime quando negozi un contratto o costruisci una campagna. Diventano pericolose quando vengono applicate alla gestione di una relazione extraconiugale.

Quale lavoro rende più facile tradire?
Pilota
Broker
Medico
Manager
Avvocato

I Tre Fattori che Creano il Rischio

Cosa accomuna un pilota, un trader e un chirurgo? Gli esperti hanno identificato tre elementi ricorrenti. Il primo è l’opportunità strutturale. Se lavori da casa in pigiama, le occasioni di incontrare potenziali amanti sono zero. Se viaggi costantemente, partecipi a cene di lavoro tre volte a settimana o passi dieci ore al giorno con colleghi attraenti in situazioni intense, le opportunità si moltiplicano esponenzialmente.

Il secondo elemento è lo stress lavorativo cronico. La ricerca è inequivocabile: lo stress prolungato distrugge le relazioni. Riduce la capacità di essere emotivamente presenti, fa crollare il desiderio sessuale, aumenta irritabilità e conflitti. Una coppia sotto stress costante smette di essere una squadra e diventa una convivenza di sopravvivenza.

Il terzo fattore sono le dinamiche di potere e prestigio. Per gli uomini, più alta è la posizione professionale, più alto è il rischio. Questo riflette un mix di autostima che sconfina nell’arroganza, più opportunità concrete, e aspettative culturali che tendono a perdonare l’infedeltà maschile quando associata al potere. Per le donne la dinamica si inverte: il potere professionale sembra protettivo.

La Maggioranza Non Tradisce

Prima che tu corra a interrogare il partner che lavora in banca, respira. Questi dati raccontano correlazioni statistiche, non destini scritti nella pietra. La stragrande maggioranza dei piloti, dei medici, dei broker e dei manager non tradisce il partner. Punto.

La professione non è una condanna. È più simile a un fattore di rischio ambientale. Vivere vicino a una pasticceria aumenta le possibilità che tu mangi più dolci, ma moltissime persone resistono perché hanno motivazioni forti. Lo stesso vale per l’infedeltà. Quello che questi pattern ci insegnano è che alcuni ambienti lavorativi mettono sotto pressione anche le relazioni più solide.

Un dato interessante: circa il quaranta-sessanta percento delle relazioni extraconiugali nasce proprio sul posto di lavoro, secondo ricerche pubblicate sul Journal of Marriage and Family. Questo ci dice che l’ambiente professionale è rilevante per tutti, indipendentemente dal settore specifico. Il lavoro è diventato il luogo dove passiamo la maggior parte del nostro tempo e delle nostre energie emotive.

Strategie Concrete Per Proteggere la Coppia

Conoscere questi pattern non serve per alimentare paranoie. Serve per costruire consapevolezza e mettere in atto strategie preventive. Se tu o il tuo partner lavorate in uno di questi settori, potete usare queste informazioni per rafforzare la relazione. La comunicazione aperta sui confini è fondamentale. Cosa vi fa sentire a disagio? Cosa considerate accettabile in termini di cene di lavoro, messaggi con colleghi, viaggi?

Serve anche un investimento intenzionale nella coppia. Quando il lavoro assorbe tutto, la relazione non può andare in automatico. Dovete essere deliberati: appuntamenti programmati nel calendario come riunioni di lavoro, rituali quotidiani di connessione anche se sono solo quindici minuti senza telefoni, momenti di intimità protetti dalle invasioni professionali.

La gestione dello stress come coppia è altrettanto cruciale. Se uno dei due è sotto pressione lavorativa massacrante, l’altro può scegliere di diventare alleato invece che ulteriore fonte di stress. E serve consapevolezza delle proprie vulnerabilità personali. Ti stai accorgendo di sviluppare un’attrazione per un collega? Senti che la distanza emotiva dal partner si sta allargando? Questi sono campanelli d’allarme da non ignorare.

Una Cultura del Lavoro Ostile alle Relazioni

Facciamo un passo indietro. Questi dati ci raccontano qualcosa di inquietante sulla società in cui viviamo. Le professioni ad “alto rischio” sono spesso quelle più valorizzate socialmente ed economicamente. Viviamo in un’epoca dove il lavoro invade ogni centimetro della vita, dove essere sempre connessi è considerato normale, dove le carriere richiedono sacrifici enormi. E poi ci meravigliamo quando le relazioni si sgretolano sotto questa pressione.

Stiamo costruendo una cultura del lavoro intrinsecamente ostile alle relazioni stabili e profonde. Le professioni che paghiamo di più sono spesso quelle che lasciano meno spazio per la vita personale. La vera domanda non è “quali professioni favoriscono l’infedeltà” ma “che tipo di organizzazione del lavoro vogliamo, se ci teniamo alle nostre relazioni”.

Le coppie possono sicuramente adattarsi, comunicare meglio, essere più consapevoli. Ma a un certo punto dobbiamo ammettere che l’architettura sociale in cui viviamo rende tremendamente difficile mantenere relazioni sane quando il lavoro divora tutto.

Alla fine, questi dati ci offrono uno specchio per guardarci. Non ci dicono che alcuni sono condannati a tradire, né che altri sono immuni. Quello che ci dicono è che alcuni contesti accumulano fattori di rischio: opportunità strutturali, stress cronico, distanza dal partner, dinamiche di potere. Riconoscere questi fattori è il primo passo per gestirli invece che subirli.

La fedeltà non è un traguardo che raggiungi e poi dimentichi. È una scelta quotidiana, ripetuta ogni giorno, che richiede investimento costante, intenzione deliberata, comunicazione onesta e consapevolezza delle forze esterne che possono metterla alla prova. Conoscere i rischi specifici del proprio ambiente lavorativo non è pessimismo. È responsabilità adulta verso la propria relazione e il partner. Sapere dove si nascondono i pericoli ci dà il potere di affrontarli con gli occhi aperti, e questa consapevolezza, in un mondo complicato come il nostro, vale oro.

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