In sintesi
- 🎬 Una poltrona per due
- 📺 Italia 1 alle 21:20
- 📝 Commedia cult ambientata a Natale che unisce satira sociale, comicità e critica al capitalismo, diventata una tradizione televisiva italiana della Vigilia.
Una poltrona per due, Eddie Murphy, Dan Aykroyd e il rito natalizio di Italia 1: è questo il cuore della programmazione più iconica della Vigilia di Natale 2025. Un appuntamento che torna puntuale anche stasera alle 21:20 e che negli anni è diventato più di un semplice film: un vero fenomeno culturale italiano, una liturgia televisiva che unisce commedia, satira sociale e un pizzico di sana nostalgia pop.
Una poltrona per due e Italia 1: perché è ancora il film della Vigilia
Quello di John Landis non è un film natalizio nel senso classico del termine. Non ci sono renne, non c’è Babbo Natale, non c’è la retorica zuccherina di tanti prodotti a tema. C’è però la cornice delle feste, c’è l’America degli anni ’80, ci sono Eddie Murphy e Dan Aykroyd nel periodo d’oro, e soprattutto c’è una storia che mescola comicità irresistibile e una critica sociale sorprendentemente attuale. Proprio questa doppia anima ha permesso a Una poltrona per due di conquistare gli spettatori italiani a partire dal 1997, trasformandosi nella colonna sonora non ufficiale delle nostre Viglie.
La trama ormai la conoscono tutti: i fratelli Duke, due finanzieri spietati, decidono di sostituire per scommessa un broker bianco ricchissimo con un truffatore nero squattrinato, innescando uno scambio di vite che smonta, scena dopo scena, le certezze della società americana e le distorsioni del capitalismo rampante.
Eppure, rivederlo ogni anno non sembra mai superfluo. Anzi, più il tempo passa, più emergono i livelli di lettura che da ragazzini ci sfuggivano completamente. La satira economica, per esempio: il finale ambientato tra i future del succo d’arancia è ancora oggi citatissimo da divulgatori e analisti, uno di quei momenti che mostrano con precisione – e ironia – quanto le logiche finanziarie possano essere assurde e manipolabili.
Una poltrona per due: un cult che parla ancora alle nuove generazioni
La forza di “Una poltrona per due” sta anche nei suoi personaggi, quasi archetipi della commedia americana: il rampante Louis Winthorpe III, interpretato da Dan Aykroyd con una gamma incredibile di tic snob; l’arguto Billy Ray Valentine, con un Eddie Murphy che qui cristallizza la sua esplosione come star; e la Ophelia di Jamie Lee Curtis, personaggio che allora spezzò la sua immagine da scream queen e la lanciò verso la commedia brillante.
La tradizione della Vigilia italiana è nata proprio perché questo film non invecchia. Cambiano le mode, cambiano i palinsesti, ma l’ironia affilata dei Duke, la caduta e il riscatto dei protagonisti, e quel dolce‑amaro che racconta disparità, razzismo e privilegi sono elementi che si rispecchiano perfettamente nel mondo moderno. È paradossale: quello che nasceva come commedia degli anni ’80 oggi sembra quasi un manuale travestito da risata per capire le storture del capitalismo contemporaneo.
Da buon nerd da salotto, impossibile non citare la cura di Landis nei dettagli: Filadelfia come teatro del declino e della rinascita, la Borsa delle materie prime mostrata con un realismo che l’epoca cinematografica non dava per scontato, la colonna sonora con le sue atmosfere eleganti e un po’ retrò. È uno di quei casi in cui un film commerciale diventa cult quasi per inerzia, fino a diventare una tradizione più forte di una tombola o di un panettone scadente.
- Italia 1 trasmette “Una poltrona per due” stasera alle 21:20.
- La durata è di 175 minuti, ideale per accompagnare la fine della cena della Vigilia.
Rivederlo oggi significa anche riscoprire quanto Eddie Murphy fosse travolgente nel suo periodo migliore e quanto Dan Aykroyd sapesse essere camaleontico, passando dalla commedia fisica al sarcasmo più sottile. E poi c’è Jamie Lee Curtis, che qui regala uno dei ruoli femminili più incisivi e iconici del cinema pop anni ’80.
Perché vale la pena riguardarlo anche se lo sappiamo a memoria
Ogni anno gli spettatori italiani ritornano davanti allo schermo non solo per abitudine, ma perché “Una poltrona per due” offre un tipo di comicità che oggi sembra quasi perduta: intelligente, sfacciata, senza filtri, ma allo stesso tempo costruita con una cura quasi artigianale. Non una gag è buttata lì per caso. Ogni battuta, ogni situazione contribuisce alla critica sociale che Landis tesse sotto traccia, con quello stile tipico delle sue commedie: ritmo, caos controllato e uno sguardo ferocemente lucido sulla società.
Chi cerca il classico di Natale da guardare in famiglia trova la cornice ideale.
Chi ama la commedia americana anni ’80 trova un capolavoro del genere, ricco di citazioni e momenti cult.
Tra un “Vendo 200 aprile a 1,42” e un “Buon Natale, Louis!”, il film continua a regalarci quella sensazione di familiarità che solo i veri cult sanno offrire. Italia 1 lo ripropone anche quest’anno, e probabilmente molti di noi, dopo cena, ci cascheranno di nuovo. Perché certe tradizioni non hanno bisogno di spiegazioni: succedono e basta, un po’ come il Natale.
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