Un professore 3 stasera su Rai 1 con Alessandro Gassmann e Claudia Pandolfi: la doppia puntata finale che cambierà tutto per sempre

In sintesi

  • 🎬 Un professore 3
  • 📺 Rai 1, ore 21:30
  • 📚 La doppia puntata finale della terza stagione segue il professore Dante Balestra e i suoi studenti tra lezioni dedicate a Stephen Hawking e Hannah Arendt, segreti familiari, crisi personali e tematiche attuali come salute mentale e relazioni LGBTQ+, offrendo una serata intensa e ricca di emozioni.

Un professore 3, Alessandro Gassmann, Claudia Pandolfi e la doppia puntata finale della terza stagione tornano stasera su Rai 1 con gli episodi 9 e 10, due capitoli che i fan attendevano da settimane. Lezioni dedicate a Stephen Hawking e Hannah Arendt, segreti che esplodono, scelte difficili e un Dante Balestra più fragile che mai: il mix perfetto per una delle serate più intense del palinsesto televisivo del 17 dicembre 2025.

Un professore su Rai 1: cosa aspettarsi stasera, la serata che cambia tutto

Chi segue “Un professore” lo sa: quando si arriva agli ultimi due episodi, non c’è mai da stare tranquilli. E questa terza stagione, già più cupa, adulta e drammatica delle precedenti, accelera verso un crescendo emotivo che somiglia quasi a un finale di stagione alla HBO, pur restando pienamente nel DNA Rai 1.

Nel nono episodio, dedicato a Stephen Hawking, tornano i temi del mistero, dell’insondabile, delle domande che non trovano risposte immediate. Il ritorno di Manuel innesca una catena di emozioni che travolge Anita, costretta a nascondere la sua gravidanza mentre prova a mantenere una parvenza di normalità. Greta, invece, affonda in una solitudine che la serie tratteggia con sorprendente delicatezza, accompagnata da quel senso di smarrimento adolescenziale che tante fiction ignorano o semplificano. Qui no: la si vede, la si sente, la si capisce.

Bellissima, poi, la scelta di dedicare l’episodio 10 alla filosofia di Hannah Arendt, simbolo di colpa, responsabilità e perdono. Tutto converge verso la rivelazione sul passato di Gabriele, l’ex compagno morto anni prima, che emerge come una ferita ancora aperta nel cuore di Dante, di Leone e di Alba. È una linea narrativa potente, da vera serialità contemporanea, capace di toccare temi dolorosi senza cadere nel melodramma facile.

Perché la doppia puntata di Un professore è imperdibile

Gli episodi di stasera hanno un valore speciale anche per chi ama studiare la televisione come fenomeno culturale. “Un professore”, pur partendo da un format internazionale come “Merlí”, ha trovato una voce italiana distintiva, più emotiva, più radicata nella quotidianità del nostro Paese, più attenta alle sfumature familiari. E in questa stagione, la regia di Andrea Rebuzzi ha mantenuto un’impronta visiva pulita, naturale, con un’attenzione particolare ai silenzi dei ragazzi, ai primi piani che raccontano più di mille parole, alle dinamiche scolastiche che diventano metafore della crescita.

Il bello di questa serie è che non si limita a raccontare adolescenti problematici: porta in prima serata, e senza timori, temi LGBTQ+, salute mentale, famiglie non tradizionali, solitudini che fanno male. In questo, la Rai ha fatto una scelta davvero coraggiosa per il pubblico generalista. È un prodotto pop, immediato, ma con un cuore profondamente autoriale. E gli episodi di stasera, con il loro taglio filosofico così netto, mettono in primo piano proprio la forza del format.

La cultura nerd della serie – i filosofi come colonne portanti della narrazione, le lezioni che anticipano il dramma, le metafore quasi “meta” – raggiunge qui uno dei livelli più alti. L’uso di Hawking per raccontare il caos emotivo degli studenti e Arendt per scavare nella colpa adulta è un colpo da maestro: non solo intrattiene, ma invita a riflettere.

  • Il mistero irrisolto della morte di Gabriele trova finalmente un senso.
  • Dante affronta forse la crisi più profonda della sua intera storia televisiva.
  • Le relazioni tra Greta, Simone, Thomas, Luna, Matteo e Laura arrivano al punto di rottura.
  • Greta porta in scena uno dei ritratti adolescenziali più interessanti degli ultimi anni.
  • Thomas e Simone consolidano una delle storyline LGBTQ+ più delicate della Rai contemporanea.

È una di quelle serate in cui ogni scena ha un peso, ogni dialogo apre una porta emotiva, ogni scelta dei personaggi farà parlare gli spettatori.

Il cast: un mix generazionale che funziona ancora

Alessandro Gassmann guida un ensemble che negli anni ha saputo costruire una comunità di personaggi riconoscibili, amati, sfaccettati. Accanto a lui, Claudia Pandolfi porta un’umanità sincera, fatta di fragilità e maturità; mentre i giovani – da Nicolas Maupas a Damiano Gavino, passando per Elisa Cocco, Luna Miriam Iansante, Dario Aita – dimostrano come la serialità italiana abbia finalmente trovato interpreti capaci di parlare al pubblico dei ventenni senza sembrare artefatti.

C’è una maturità narrativa che sorprende, soprattutto se si considera che la serie resta comunque un prodotto per la prima serata di una rete generalista.

Stasera, dalle 21:30 su Rai 1, va in onda una vera e propria serata evento: due episodi che non solo chiudono una stagione, ma ridefiniscono il percorso umano e filosofico di Dante Balestra e dei ragazzi della 5ªB. Preparati: è una di quelle notti televisive che lasciano il segno e alimentano discussioni per settimane.

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